CARMELA BENFANTE

Bisogna adattarsi alle novità

Carmela è nata in Sicilia nel febbraio del 1959. Si laurea presso l’istituto tecnico G.Galiei, si sposa con Maurizio Ferreri, compagno di scuola e di vita, e ha due figli: Agostino e Massimo. Diventa titolare di un laboratorio per la lavorazione della ceramica, fa attività politica e sindacale presso la CGIL. Si dedica al volontariato presso alcune associazioni (WWF, Federconsumatori). Da qualche anno ha deciso di abitare a Sofia.

Come è avvenuta la scelta di vivere in Bulgaria?

Ho vissuto gran parte della mia vita lontano da mio marito, il quale innamoratosi della Bulgaria, e devo ammettere molto lungimirante, vi ha investito energie e denaro in tempi veramente lontani (circa trenta anni fa). Sono sempre stata legata alla mia terra, nonostante tutto… Inoltre il mio lavoro occupava gran parte della mia giornata, insieme agli interessi (cinema, teatro, palestra, volontariato) insomma una vita piena, che non mi faceva mai sentire sola. Quindi mio marito viveva a Sofia, ed io in Sicilia. Ci vedevamo molto spesso, lui veniva periodicamente. Gli anni passavano, i miei figli sono cresciuti, hanno terminato gli studi, hanno fatto le loro scelte di vita. Ho cominciato ad avvertire un senso di vuoto, il senso di vuoto pian piano si trasformava in senso di solitudine. Vivevo in una casa troppo grande per me, e avvertivo un senso di irrequietezza, cominciai a capire che mi mancava il mio compagno di vita. Mi sono sposata nel 1978, Maurizio è per me veramente un compagno di vita, per me stare con lui è bello come da fidanzati, quando attendo il suo rientro sento ancora il tuffo al cuore …. insomma l’AMORE mi ha fatto scegliere di venire in Bulgaria. Conoscevo i luoghi (ero venuta qualche volta per brevi soggiorni) inoltre prima di trasferirmi definitivamente sono venuta per periodi più lunghi, alternandoli a rientri in Sicilia ….. e incredibile ma vero, quando l’aereo arrivava a Sofia, e dall’alto riconoscevo i luoghi, cominciavo ad avere la sensazione di rientrare a casa. Si. a casa!!!!

 

Come ti trovi a Sofia?

Ho cominciato a sentirmi Sofia, come a casa. Mi trovo molto bene. I Bulgari sono gentili e disponibili. Quando sentono che sono italiana, cercano in tutti i modi di aiutarmi.  Mi sono abituata bene alla temperatura che pensavo fosse stata un ostacolo alla mia permanenza, adoro i paesaggi innevati, e adoro stare in ozio ben coperta con il mio gatto bulgaro sulle gambe, mentre fuori ci sono – 10°…. Seguo le iniziative dell’Istituto italiano di Cultura e partecipo a molti eventi. Vado con piacere all’Opera, e a vedere i concerti al Palazzo della Cultura. Se si vuole, si può veramente uscire ogni sera a vedere qualcosa di interessante, Sofia è una capitale che offre tanto.

 

Vedi differenze fra la cultura bulgara e la cultura italiana, come nell’educare i bambini, seguire gli anziani ecc.?

Si, vedo molte differenze. Con i figli, credo di aver capito che in Bulgaria si tende a renderli autonomi prima, in Italia invece le Mamme continuano a considerare piccoli anche i figli di 50 anni. Certo, noto altre differenze, nel modo di vestire, di pettinarsi….

nei carrelli della spesa….

nel modo di lavorare…

nell’abilità degli artigiani

nel modo di costruire ed arredare le case

nella qualità dei prodotti

nel considerare l’essere e l’apparire

nel valutare la forma e la sostanza

Si, tante differenze, ma penso sia normale, siamo popoli con cultura, storia, climi…. diversi

La diversità è ricchezza ed opportunità.

 

E il cibo?

Se sono ancora viva…. vuol dire che mi alimento!!!! Scherzi a parte, non dimenticare che siamo importatori di prodotti italiani…io mangio mozzarella di bufala freschissima, uso olio extravergine meraviglioso, mangio parmigiano reggiano, olive, carne, pomodoro…e altro Made In Italy. A Sofia compro il latte, le verdure, la frutta, e tutte le altre cose che non importiamo, e devo dire che trovo prodotti buoni e di mio gradimento. La cucina Bulgara è semplice e non ricchissima. Usate degli aromi che a volte non gradisco, ma mi rendo conto che è solo questione di abitudine.

 

Tu segui in Facebook l’Associazione Bulgaria-Italia. Quanti italiani aderiscono e sono attivi nell’associazione? L’associazione ha appena cominciato a fare i primi passi, si potrebbero pensare iniziative di supporto per gli italiani, si potrebbe fare di più?

La nostra Comunità è una neonata. La pagina Facebook ha 777 membri. Cominciamo a muovere i primi passi, ma non è semplice. Stiamo cercando una sede, che possa diventare luogo di ritrovo e riferimento. Per ora ci incontriamo dove possiamo, spesso intorno ad una tavola apparecchiata all’italiana. E’ bellissimo sentire parlare tanti dialetti diversi, e confrontarsi, raccontarsi esperienze e ricette…. Di iniziative ne abbiamo in mente tantissime, e sicuramente pian piano riusciremo a realizzarle. Mi preme sottolineare che la comunità è Italo-Bulgara, ci sono molti membri Bulgari, uno dei nostri scopi principale è l’integrazione e la contaminazione culturale

 

Tu lasci in Italia la grande passione per la ceramica, credi che con il tempo tu puoi sviluppare anche a Sofia questa tua arte?

Dopo mio marito la ceramica è per me un amore immenso. Ho incontrato la ceramica quasi per caso, e me ne sono veramente innamorata. Una delle cose che ricordo con più piacere è la mia visita al museo della ceramica di Faenza. Toccare la terracotta è per me una sensazione stupenda. Per continuare con la ceramica servono attrezzature, materiali e laboratori. Non è semplice. Basti pensare che la ceramica viene cotta a 980° e l’argilla a 1000° . Inoltre io so usare solo gli smalti ed i colori italiani. Quindi, quando ho scelto di venire a vivere a Sofia “Ho appeso i pennelli al chiodo” …. ho detto cioè addio alla ceramica. Ho le mie foto, le guardo. A volte sogno di essere nel mio laboratorio insieme alle mie adorate collaboratrici, con le quali avevo un rapporto straordinario. Pero ho fatto una mostra di ceramica a Sofia – nel 2016, al Museo Etnografico di Sofia!  Altri tempi, le cose cambiano e bisogna adattarsi alle novità.

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